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Questo
territorio occupato durante l' età del Ferro
da popolazioni liguri-apuani, fu successivamente, all'incirca
nel 180 a.C., occupato e assoggettato dai romani. Dopo
la caduta dell' impero romano, fu occupato nel 640 d.C.
dai longobardi che lo unirono al ducato di Lucca. Nel
X° secolo il dominio di questa zona passo ai vescovi
conti di Luni (Sp), che la governarono fino alla metà
del 1200, quando ne prenderà possesso la famiglia
dei Malaspina originari di Fosdinovo (Ms).
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Tra
il 1522 e il 1525, Giovanni dalle Bande Nere dei Medici
tentò di crearsi una signoria in Lunigiana, obbligando
i Malaspina a cedergli il feudo di Aulla (Ms), ma questa
vendita non fu ratificata dall'imperatore (Sacro Romano
Impero), perciò risultò nulla. Nella metà
del XI° secolo la casata dei Malaspina si fuse con
quella dei Cibo di Genova, tramite matrimonio dell'ultima
erede femmina, divenendo così Cibo-Malaspina
e assumendo titolo di duchi. I Cibo-Malaspina governarono
il ducato di Massa fino al 1741, quando passò
agli Estensi di Modena tramite il matrimonio dell'ultima
erede femmina Maria Teresa Cibo-Malaspina con Ercole
III° d'Este. In occasione di questo matrimonio,
fu anche costruita l'odiena "Via Vandelli",
per unire il ducato di Modena con quello di Massa al
mar Tirreno, attraverso cioé l'Appenino Modenese,
la Garfagnana e le Alpi Apuane. A Maria Teresa Cibo-Malaspina,
si deve anche la prima legislazione sull'estrazione
del Marmo dalle Apuane ancora oggi in vigore. Durante
il periodo napoleonico, il ducato di Massa entra a far
parte del principato di Lucca, divenendo poi nel 1823
sede vescovile.
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Nel 1860 con l' unità d' Italia, Massa fu scelta
come capoluogo di provincia, che comprendeva fino al
1923 anche la Garfagnana. Gli abitanti della Lunigiana,
male accettarono di far parte della provincia di Massa,
facendo i primi anni del '900 petizioni per entrare
a far parte della provincia di La Spezia, ma queste
richieste non vennero mai accolte.
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Il marmo
Le
Alpi Apuane fino dall'antichità hanno dato vita
ad attività estrattive di molti minerali come
il ferro.
Però restano famose in tutto il mondo per l'attività
estrattiva del Marmo, dove già i romani anticamente
lo usavano per i loro palazzi e per le statue. in seguito
grandi artisti come Michelangelo, Bernini e Canova lo
modellarono nelle loro grandiose opere. L'attivita estrattiva,
fino a pochi anni fà, veniva ancora svolta in
condizioni molto difficili. Per far scendere i grandi
blocchi di marmo venivano imbracati con grossi cavi
e fatti scivolare a valle con l'ausilio di molti operai,
lungo ripide vie inclinate, così dette Vie di
Lizza. Il marmo posto su questi sentieri, veniva fatto
scendere inserendo sotto di esso dei tronchi rotondi
di faggio, chiamati appunto Lizze, infatti la Via di
Lizza prende il suo nome proprio da questi tronchi cilindrici
o meglio per estenzione all'intera slitta, con il marmo
legato sopra (vedi foto 3).
Molte di queste Vie di Lizza situate in cave dismesse,
indicate obbligatoriamente dalle cartine e dalle
guide segnalate dal C.A.I., possono anche essere percorse
con una certa esperienza.