Il territorio pistoiese
La provincia di Pistoia confina a Nord-Ovest con quella Modena,
a Nord-Est con quella di Bologna, ad Est con quella di Prato,
ad Ovest con quella di Lucca, ed a Sud con quella di Firenze.
Il territorio Pistoiese a Nord è prevalentemente Montuoso,
dove si elevano due catene appenniniche distinte, la prima più
a Nord è la catena che comprende il monte Cimone il monte
Libro Aperto e il monte Corno alle Scale, mentre la seconda più
a Sud comprende il monte Giovo, monte Rondinaio e monte Caligi.
Entrame le catene montuose, sono collegate dal passo dell'Abetone
ed hanno andamento parallelo da Nord-Ovest a Sud-Est. Si tratta
dunque, di rilievi piuttosto elevati, in media si aggirano sui
1500 metri, ma in alcuni casi superano abbondantemente i 1900
metri, come il monte Rondinaio 1976 metri, monte Giovo 1991 metri,
Libro Aperto 1937 metri e il monte Cimone 2165 metri (la cima
del monte Cimone è nella provincia di Modena).
Il
territorio Appenninico è composto da varie conformazioni
geologiche che sono: la Successione Carbonatica, il Macigno, le
Arenarie, e il Complesso Caotico. La Successione Carbonatica risalente
a 190/130 miglioni di anni fa, formatasi in ambiente marino, è
composta da rocce calcaree e calcareo marnose con stratificazioni
argillose, riscontrabile nell'Alta Valle di Lima tra Bagni di
Lucca e l'Alpe delle Tre Potenze. Per quando riguarda invece le
situazioni geologiche come il Macigno e le Arenaree risalenti
a 40 milioni di anni fa, sono presenti in tutta la zona appenninica,
le Arenarie in particolare le troviamo sul monte Cervarola e sono
composte da sabbie di rocce preesistenti ricompattate. Entrambe
le formazioni, si presentano con stratificazioni in banchi più
evidenti però nel Macigno, come ad esempio il Monte Rondinaio.
Il Complesso Caotico è composto da un'insieme di frammenti
di rocce di varie origini: calcaree, arenarie e vulcaniche. Questa
formazione la troviamo prevalentemente nella zona di monte Cimone
e nell'Abetone ed ha un'origine piuttosto recente. Queste due
catene appenniniche degradano verso Sud in rilievi più
dolci ed altezze più modeste, fino ad arrivare alle pianure
dell'Ombrone e della Valdinievole, separate dalla dorsale di Montalbano.
Il
clima e molto vario in alcune zone come a Nord è caratterizzato
da estati fresche e inverni lunghi e rigidi e dalle mezze stagioni
molto piovose. Nella zona collinare e nelle pianure più
a Sud gli inverni sono più miti e le estati più
calde.
Flora
e Fauna
Per
quanto riguarda la flora, questa è molto varia, dominano
tra gli alberi il faggio, il castagno, il cerro, l'acero montano,
il ciliegio selvatico, la betulla, il maggio ciondolo e il sorbo
degli uccellatori, infine ci sono l'abete bianco, l'abete rosso,
il pino nero, il larice, ma quest'ultimi però sono stati
impiantati in molti casi artificialmente. la montagna pistoiese
è inoltre ricchissima di frutti di bosco come i mirtilli,
lamponi, e le fragoline di bosco. Tra le specie erbacee troviamo
la viola, la margherita, la primula, il croco e il croco di scilla,
la polmonaria, le felce, il bucaneve, la genziana, l'orchidea
(orchis maculata), il giglio di S.Giovanni e infine il narciso
silvestre.
Ricca è anche la Fauna infatti sul territorio sono presenti
la faina, la lepre, la marmotta, il tasso, lo scoiattolo, capriolo,
cinghiale e muflone. Tra gli uccelli troviamo i tordi, gli scriccioli,
i merli, le ghiandaie i picchi, i falchi, le poiane e l'acquila
reale. Nei laghetti di origine glaciale e negli stagni troviamo
due specie anfibie il tritone alpestre e il tritone crestato.
Tra i rettili troviamo la lucertola muraiola, la lucertola campestre
e la vipera.
Le
Riserve Naturali delle montagne pistoiesi
Fruibilità nelle riserve: l' accesso è libero
a piedi.
Eccetto per l'Area orientata di Campolino per la quale bisogna
essere in possesso di particolari permessi.
-Riserva
naturale orientata di campolino
Istituita nel 1971 e posta sul versante destro dell'Alta Valle
del Sestaione ed ha una superfice di circa 100 ettari, altezza
media tra 1400 e 1800 circa. Il suolo è molto ricco di
crepe e insenature che ha favorito la formazione di molti acquitrini
e del bellissimo lago del Greppo. Il motivo principale che ha
portato all'istituzione di questa riserva e la presenza di una
pecceta ovvero un bosco di abete rosso autoctono, rarissimo sull'appennino,esisteva
nell'alta valle del Sestaione già 8000 anni fa, fino ad
avere la massima diffusione 6000 anni fa. La sua presenza fu scoperta
dal prof. A. Chiarugi nel 1936. Oltre al rarissimo abete rosso
troviamo l'abete bianco, il sorbo degli uccellatori e il faggio.
Tra le specie animali: il tritone, la marmotta e l'aquila reale.
-Riseva
naturale biogenetica di Pian degli Ontani
Istituita nel 1977 si estende per 500 ettari sulla destra del
torrente Sestaione nel comune di Cutignano, tra i 1100 e 1800
metri di altezza.Il suolo è costituito in prevalenza di
pietra arenarea, mentre il bosco è formato prevalentemente
da fustaie di faggio, ottenute da ex-boschi cedui di epoca granducale.
Qui vengono prodotti semi selezionati per i rimboschimenti. Tra
le specie animali troviamo: la faina, la lepre, la martora, la
puzzola, la volpe e lo scoiattolo. Tra le specie volatili: la
beccaccia, la ghiandaia, il colombaccio e la poiana.
-Riserva
naturale biogenetica dell'Acquerino
Istituita nel 1977 si estende per circa 250 ettari lungo il torrente
Limenta orientale, ad una quota che va da 800 ai 1200 metri di
altezza nel comune di Sanbuca Pistoiese. Fù istituita per
dare un esempio razzionale della gestione di un bosco per i proprietari
terrieri della zona. I boschi di quest'area sono composti da fustaie
di faggio, prodotte da ex-boschi cedui e da rimboschimenti di
abete bianco, duglasia, acero e frassino. Anche qui vengono prodotti
e selezzionati i semi per i rimboschimenti. Tra le piante troviamo
alcune specie di genziane, il giglio rosso, il giglio martagone
e l'aquilegia. Per la fauna è importante segnalare la presenza
del cervo.
-Riseva
naturale biocenetica dell'Abetone
Istituita nel 1977 si estende per 600 ettari, ad un'altezza
che va dai 1200 ai 1600 metri di altezza ed è posta tra
i torrenti Sestaione e Lima. Il bosco che riveste l'intera superficie
è costituito da fustaie di abete bianco, abete rosso e
faggio. ma anche da alberi come il salice, l'ontano bianco e il
maggio ciondolo. Oltre agli animali presenti anche nelle altre
aree protette sopra descritte troviamo qui anche il ghiro, il
capriolo, il tordo bottaccio.
-Riseva regionale Padule di Fucecchio
Situata nella Val Di Nievole è stata istituita
nel 1996, ha un'estenzione di circa 206 ettari, ed è gestita
dalla provincia di Pistoia. Quest'area confina con la riserva
regionale del Lago di Sibolla di circa 65 ettari che invece è
in provincia di Lucca. L'ambiente di questa riseva, come suggerisce
il nome, è caratterizzato da zone umide e paludose dove
si trovano numerose specie di piante acquatiche, tra cui: il morso
di rana, il mille foglio, l'iris palustre, l'erba vescica; si
trovano inoltre il canneto e il l' ontano bianco. Tra la fauna
troviamo numerose soprattutto le specie volatili tra cui: il germano
reali, il cavaliere d'italia, l'airone rosso, il tarabuso e il
nitticore.
Area di interesse locale La
Querciola
Area
umida situata nel comune di Quarrata (Pt). L'area è stata
istituita nel 1997, ha un'estenzione di 118 ettari.
Al suo interno si trovano molte specie faunistiche acquatiche
come gli uccelli i rettili e molti anfibi. Ai bordi degli specchi
dacqua e dei canali si trova una ricca vegetazione tipica
degli ambienti palustri.
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