La città di Pistoia fu fondata dai romani in un periodo
che va tra il 200 e il 150 a.C., numerosissime sono infatti
in città e nel territorio della provincia, testimonianze
storiche risalenti alla dominazione romana. Alcuni studiosi
ritengono per esempio, che il nome del paese più importante
di questa provincia ovvero San Marcello Pistoiese, risalga al
nome di una importante famiglia dell'antica Roma: i Marcelli,
che costruirono qui degli avamposti per respingere i continui
attacchi da parte dei barbari. Successivamente il nome Marcello
cambiò in San Marcello con il propagarsi del cristianesimo,
divenendo il pontefice Marcello I° santo patrono del paese.
Anche il paese di Cutigliano ha origini romane, secondo alcuni
studiosi infatti, fu fondato nel 63 a.C., inoltre la sua posizione
isolata rispetto agli altri paesi ed il luogo elevato con i
suoi 700 metri di altitudine, consentì ai romani il controllo
di tutte le vie di collegamento di questa zona allora esistenti.
Altri paesi dove sono presenti resti risalenti alla dominazione
romana sono: Popiglio con le sue due torri, ultimi resti di
una più grande fortezza, che serviva a difendere il territorio
dagli attacchi da parte dei Liguri Apuani e dei Galli; Piteglio
il cui nome secondo alcuni storici deriva dal nome del console
Leto Petilio, che combattè i Liguri Apuani nel 178 a.C.
trovandovi la morte.
Numerose sono anche le testimonianze relative alla dominazione
dei longobardi, che nel secolo sesto d.C. nominarono la città
di Pistoia città regia, rendendola indipendente dal ducato
di Lucca. Durante il X° secolo Pistoia fu governata da vescovi,
per poi divenire XI° secolo un libero comune, governato
da consoli. Pistoia dovette però superare una serie di
difficoltà, e per mantenere la propria autonomia, fu
costretta a difendersi dai continui attacchi da parte delle
vicine Firenze e Lucca che ne contendevano il dominio. Nel 1328,
Pistoia cadde sotto il dominio della Repubblica di Firenze.
Pistoia rimase sotto il dominio di Firenze anche successivamente,
quando quest'ultima divenne ducato prima e granducato poi, governata
dalla famiglia De' Medici e rimanendovi anche in seguito con
il passaggio del granducato agli Asburgo-Lorena, fino cioé
all'unità d' Italia.
Nell' estate del 1530, la zona del pistoiese fu teatro degli
scontri tra le milizie della repubblica di Firenze ( ricostituita
dopo la cacciata della famiglia De' Medici, avvenuta tre anni
prima), e gli eserciti dell'imperatore Carlo V e del Papa Clemente
VII°, decisi a ristabilire i Medici nel governo di Firenze.
In questi frangenti avvenne che il comandante delle milizie
della repubblica fiorentina Francesco Ferrucci, dirigendosi
verso San Marcello Pistoiese per ricevere aiuto e rifornimenti
per il suo esercito esausto, si scontrò con gli imperiali
a causa di un vile tradimento di un suo capitano: Malatesta
Baglioni che rivelò al nemico il reale numero esiguo
e la situazione precaria dell' esercito fiorentino. Fu così
che Francesco Ferrucci da più parti accerchiato e ferito
fu ucciso dal comandante dell' esercito imperiale Fabrizio Maramaldo
al quale prima di morire ebbe la forza di dire la celebre frase:
"Vil Maramaldo tu uccidi un uomo morto!". Nel paese
di Gavinana dove ebbe luogo la battaglia, è tutt'oggi
esistente e visitabile la capanna dove Francesco Ferrucci fu
portato morente, oltre al museo a lui dedicato ricco di armi
e cimeli.
....un
curioso "freddo", ovvero la
storia delle ghiacciaie della Valle del
Reno
La
Valle del Reno è stata dal 1700 tra le maggiori fornitrici
di ghiaccio per pianura di Pistoia, ma anche per Firenze. Accumulare
il ghiaccio, formatosi durante l' inverno e conservarlo per
farne uso durante le altre stagioni, era una pratica che risaliva
all'antica Roma. Il clima di questa valle poco soleggiata, era
particolarmente adatto per la produzione del ghiaccio, per via
della sua esposizione ai venti freddi del nord, e dal riparo
dalle correnti calde del sud. Gli impianti di questa "fredda
produzione" erano situati lungo il fiume Reno, ed erano
composti da detti "Laghi". Ogniuno di questi Laghi
venivano forniti da due canali regolati da chiuse, uno al monte
del fiume ed l'altro verso valle. Nei pressi del Lago veniva
costruito un edificio in pietra chiamato Vaticano, dove veniva
immagazzinato il ghiaccio per poi essere smistato.
Alla fine dell' 800 comparve però il ghiaccio artificiale
che determinò negli anni trenta del '900 la cessazione
della raccolta del ghiaccio naturale. Lungo il fiume Reno sono
ancora oggi presenti questi antichi impianti.