Esempi di segnavia che guidano le escursioni lungo questi itinerari.



A pochi chilometri da Firenze nel comune di Pontassieve si trova l' area protetta di S.Brigida che è stata istituita l' 11 Aprile del 1995, su proposta della Regione Toscana, per tutelare i numerosi valori ambientali e storici di grande pregio in essa contenuti. L'area è infatti ricca di bellisssimi boschi di castagno, faggio, quercia, abete americano, cerro, carpino nero, pino e di numerose specie di arbusti tipici della macchia mediterranea.

Numerose sono anche le specie floreali, tra cui alcune molto rare come il Dente di Cane e la Scilla, ma qui ne esiste anche un'altra rarissima, ovvero il Cistus Laurifolius, chiamato anche fiore della Madonna. In tutta Italia l'unica zona dove il Cistus Laurifolius nasce spontaneamente è proprio questa tra Santa Brigida, Poggio Ripaghera e la Valle dell'Inferno. Questa scoperta di grande valore scentifico, fu compiuta nel 1899 ed è stata il motivo principale che ha spinto la Regione Toscana nel proporre la tutela di questa bellissima area.

Vi sono anche notevoli elementi di interesse geologico come per esempio i calanchi presenti sul crinale che vanno dal Poggio Ripaghera al Valico di Croce Aceraia o come gli enormi lastroni di pietra arenaria nei pressi del santuario della Madonna del Sasso e ancora le numerosissime sorgenti ( la zona è ricchissima di acqua), che alimentano tra gli altri i Fossi Cerreta, Polcanto e il Fosso della Valle dell'Inferno che solcano l' area.

Di notevole interesse sono anche le emergeze storiche, come il rudere della torre medioevale di Monte Rotondo, unica testimonianza dello scomparso castello omonimo del sec.XII°. Questo castello fu costruito dai Conti Guidi e fu poi acquistato nel 1227 dal vescovo di Firenze, che ne fece una residenza estiva; in seguito fu però abbandonato andando così in rovina.

Altre testimonianze storiche sono le antiche mulattiere, in parte ancora lastricate, le piazze delle carbonaie, le burraie in pietra serena della metà del sec. 18° e infine il Santuario della Madonna del Sasso, che domina la bellissima valle del Borro Sieci. Il Santuario è stato costruito nel 1490, in seguito all'apparizione della Madonna a due pastorelle. Questo santuario fu sovrapposto ad un preesistente oratorio dell' XI°, mentre nel sec. XVII°, fu costruito il bellissimo loggiato. Il santuario è metà di pellegrinaggi.

 

Mappa consultabile in vari punti dell'Area Protetta. Le frecce aggiunte indicano i vari punti di partenza per i trekking consigliati.

Speciale Area Protetta Santa Brigida,
Poggio Ripaghera e Valle dell'Inferno

Primule nel bosco.

Il sentiero lastricato che porta al Santuario della Madonna del Sasso, immerso nel bosco.

Chiesa con campanile del Santuario -Madonna del Sasso.

Interno della Chiesa.

Ancora un veduta della Valle del Borro delle Sieci.

L'area di Santa Brigida č ricchissima di acqua, numerosi sono i torrenti che vi si trovano.

Antica costruzione per la produzione del burro. Detta: Burraia.

Sentiero Cai 00, nei pressi del Poggio Ripaghera.

Sentiero immerso totalmente nella vegetazione di arbusti.


Uno dei paletti in pietra ottocentesco, segna il confine di Pontassieve.

Il Monte Giovi.

Iscrizione posta sul muro di una colonica medioevale nei pressi di Santa Brigida nel 1954, a testimoniare il miracolo che ha dato poi origine al Santuario della Madonna del Sasso.

Torrente immerso nel bosco nella Valle dell'Inferno.

 



Nello sfondo il Santuario della Madonna del Sasso.

Particolare del sentiero per il Santuario.

Particolare interno del santuario.


Veduta della Valle del Borro delle Sieci.

Sullo sfondo il Monte Senario che ospita l'omonimo convento..

Costruzioni ormai abbandonate nel bosco, a testimonianza di una passata antropizzazione di questi luoghi.

Un angolo suggestivo dell'area protetta.


Sentiero nel bosco.

La settecentesca cascina di Monte Rotondo, ormai in completa rovina.

Torre del XII° secolo, sulla cima del Monte Rotondo, avamposto di un castello oggi scomparso.


Veduta di Monte Rotondo dalla Casa Tagliaferro.

Vista ravvicinata del rudere della Torre di Monte Rotondo.