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Turismo
& Storia:
( di Giordano Iapalucci)
Numerosi
sono stati i pellegrini che hanno attraversato la penisola italiana
in età medievale.
Vi è però una sostanziale differenza tra coloro che
la percorrevano in età antica e i moderni viaggiatori. Se
in età medievale erano soprattutto pellegrini che attraversavano
la penisola italiana, ora gli spostamenti sono dettati dal desiderio
di conoscere, scoprire e dall'amore per la storia e l'arte: quello
che in età moderna è definito turismo.
Il pellegrinaggio, non è mai cessato, ma senza dubbio ha
avuto una battuta di arresto. Questo punto temporale lo possiamo
identificare con l'avvento di Lutero, che portò alla conseguente
perdita di immagine della Chiesa cattolica di Roma a livello internazionale.
Il viaggio da religioso e mistico diviene laico ed erudito, alla
ricerca di fonti umanistiche.
Cresce così l'interesse nei confronti delle università
e dei collegi italiani da parte delle classi dirigenti europee.
Con la fine delle guerre napoleoniche, la nascita delle prime ferrovie
e l'evolversi dell'industrializzazione cambia il modo di viaggiare.
Nasce il concetto di vacanza, con lo scopo di evasione. La protagonista
di questo fenomeno è la borghesia.
Il 1° viaggio collettivo risale al 1841 per opera di Thomas
Cook, antesignano dei viaggi organizzati.
Il viaggio da lì in poi verrà considerato un prodotto,
una merce: la nascita di una industria chiamata turismo.
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