E'
stata avvolta nella nebbia e da una finissima pioggerella la giornata
inaugurale dedicata ai nuovi sentieri C.a.i. nella nuova Area
Naturale Protetta dell Alto Carigiola e Monte delle Scalette.
A Gavigno punto di riferimento della manifestazione, svoltasi
il giorno 20 marzo 2004, erano presenti molte rappresentanze locali
e l'Assessore alle Aree Protette della Provncia di Prato.
Questi sentieri riscoperti piano piano, con impegno e costanza,
sono frutto di una volontà di valorizzazione di un territorio,
quello della Val di Carigiola, sconosciuto ai più, ma degno
di essere paragonato ai più importanti parchi appenninici.
L' ANPIL (Area Naturale Protetta di Interesse Locale) dell'Alto
Carigiola e Monte delle Scalette si estende per 990 ettari nella
Provincia di Prato (comuni di Cantagallo e Vernio)
ed è stata istituita nel dicembre 2002.
Il
Paesaggio:
Il succedersi di vallate e svettanti crinali è una delle
caratteristiche naturali della zona assieme ai vastissimi boschi.
Le pendenze divengono vertiginose verso lo spartiacque dove l'ambiente
si fa decisamente alpestre per la presenza di ghiaioni e salti
di roccia. Particolare suggestione rivestono le praterie dell'Alpe
di Cavarzano che si distendono su un ampio terrazzo morfologico,
e il versante occidentale del Monte delle Scalette la cui sommità
pare precipitare nella sottostante valle del Rio Ceciale. Si tratta
di un'area impervia, ricca di rocce e boschi sconfinati, affascinante
nella sua austera bellezza.
La
Vegetazione:
L'area è caratterizzata dalla presenza di estese formazioni
forestali che tendono a diradarsi verso la testata delle valli
principali e lungo gli allineamenti dei cigli rupestri. Quello
che desta maggior interesse scientifico e di conservazione è
rappresentato dalle eccezionali presenze floristiche e dagli inusuali
assetti vegetazionali rinvenibili nella zona, a significare che
meno che altrove si sono verificati fenomeni di estinzione di
alcune specie sensibili. Di notevole interesse per la storia dell'impatto
umano sulla struttura dela vegetazione forestale locale sono i
lembi residui di castagneti da frutto che ancora si conservano
in alcuni appezzamenti. La Carigiola rappresenta dal punto di
vista floristico-vegetazionale un ambiente di grandissimo interesse
scientifico e meritevole di estrema attenzione in chiave tutelare.
La
Geologia:
La geologia della zona è caratterizzata dalla presenza
della formazione del Macigno, un flysch marnoso-arenaceo di età
oligocenica appartenente alla Serie Toscana. La giacitura di questi
strati favorisce il formarsi di scarpate rupestri con il tipico
profilo a "scaletta" che rappresenta una delle note
paesaggistiche più suggestive della zona. Questi terreni
risultano essere ben sviluppati e ricchi di sostanze organiche.
Sempre la giacitura degli strati condiziona poi in modo assolutamente
originale anche la morfologia fluviale, succedendosi, lungo il
corso dei torrenti, ripide cascate e tratti d'alveo piani, praticamente
"pavimentati" in pietra, a secondadi trovarsi sulla
testa della sequenza arenacea o il suo tetto, originando così
una sorta di gradinata idr-geomorfologica con cascate spettacolari
che, in alcuni casi, superano i 20 metri.