La scheda tecnica e informazioni generali:
DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO....................continua
Monte Rosa, Capanna Margherita mt. 4554
Relazione della salita effettuata il 4, 5 e 6 luglio 2008
L'escursione che abbiamo organizzato si è svolta in due giorni con lo scopo di raggiungere Capanna Margherita posta sul colle Gnifetti a mt. 4554 il cui nome è preso dal parroco di Alagna Giovanni Gnifetti che l'8 agosto 1842 saliva la punta.
Siamo partiti, io e Marco, alle ore 04,00 di venerdì 4 luglio '08 da Firenze alla volta di Alagna Valsesia, siamo arrivati e verso le 11,00 abbiamo preso gli impianti di risalita. Con due impianti siamo arrivati direttamente al Passo dei Salati a mt. 2936.
Nella prima giornata abbiamo percorso 650 Mt. di dislivello e ci siamo ambientati durante il pomeriggio e la notte nel rifugio Gnifetti, nella seconda siamo arrivati in vetta, percorrendo un dislivello di circa 950 mt. in andata e circa 1500 mt. di in ritorno.
Il tragitto del primo giorno, dal Passo dei Salati al rifugio G. Gnifetti a parte qualche passaggio più impegnativo, è risultato abbastanza agevole.
Siamo saliti presto di quota in un paesaggio lunare di lastroni d'ardesia. Arrivati allo Stolemberg mt. 3200, abbiamo usufruito, nella ripida ascesa, del percorso attrezzato. Siamo arrivati poi a Punta Indren ove giace, fermo, l'impianto a fune omonimo che proviene da Alagna Valsesia. Erano le 14,30 e la giornata era limpida secondo le previsioni. Montati i ramponi per affrontare il sentiero che taglia il Ghiacciaio di Indren, siamo arrivati ben presto ad una cresta rocciosa, impegnativa ma attrezzata con corde fisse. Abbiamo trovato la roccia bagnata e con qualche punto esposto senza sicurezze. Siamo giunti sul Ghiacciaio di Garstelet che porta rapidamente al rifugio e siamo arrivati al rifugio Gnifetti verso le 16,00.
Ci siamo fermati per la notte e la mattina seguente ci siamo svegliati alle ore ore 4,00. Una volta vestiti e attrezzati con imbrago, corda, piccozza, ramponi e lampada frontale, siamo ripartiti alle 5.30 ed abbiamo risalito i pendii non molto ripidi del Ghiacciaio del Lys, superando una zona crepacciata.
Lo spettacolo della natura che si è presentato intorno ci ha lasciato senza respiro, le montagne erano imponenti, grandi seracchi disegnavano strane conformazioni. Intanto la fatica si faceva sentire, i nostri passi erano sempre più lenti e pesanti. Siamo entrati in un'ampia conca glaciale, abbiamo proseguito dapprima in direzione nord ovest e dopo con un giro a semicerchio abbiamo raggiunto la Sella del Colle Gnifetti 4.454 mt. La quota e la fatica si facevano sentire sempre di più, i battiti del cuore erano fortissimi, sembrava non arrivare mai.
Successivamente con un ultimo strappo siamo arrivati direttamente in vetta alla Punta Gnifetti; interamente occupata dal Rifugio Regina Margherita, che può vantare il primato di essere il più alto rifugio d'Europa. Quando siamo arrivati sulla vetta, la felicità è stata immensa. Dopo mesi di allenamenti, dopo aver speso tempo a pensare a pianificare tutto il tragitto, dopo tanta fatica, esausti, finalmente siamo arrivati sulla cima.
All'arrivo sulla vetta si respirava intorno a noi un'aria di festa e di gioia da parte di altre comitive di escursionisti ed anche noi piccoli uomini ce l'avevamo fatta. E' stato un momento magico, indescrivibile, il panorama che si gode da punta Gnifetti è stupendo, il Cervino sembra a due passi, le montagne della Svizzera sono sotto di noi.
La fatica è certamente compensata da quello che si può sentire dentro e vedere intorno. L'alta montagna innesca sempre grandi emozioni che non puoi dimenticare. Siamo entrati all'interno del rifugio abbiamo mangiato un pasto molto frugale e dopo un po' siamo ripartiti per la discesa.
Dovevamo tornare al Passo dei Salati entro le 17,15 perché a quell'ora parte l'ultima corsa in discesa. Siamo ripartiti alle ore 10,30 quindi avevamo tutto il tempo. La discesa è stata quasi una corsa, mi sono quasi meravigliato della mia ripresa fisica.
Il tragitto è classificato come F + ma occore prestare molta attenzione. Ci sono crepacci qua e là, ad un certo punto mi sono voltato verso l'alto ed ho visto una massa enorme di neve sopra di noi che sembrava staccarsi.
Siamo ritornati sul colle del Lys e ci siamo fermati nuovamente a guardare intorno a noi l'ampia conca glaciale. Siamo ridiscesi nuovamente a Capanna Gnifetti con passo deciso e sicuro, abbiamo superato il rifugio e siamo arrivati al Rifugio Mantova posto poco sotto, con un percorso un po' diverso rispetto all'andata. Lì ci siamo fermati, la temperatura era decisamente più alta ci siamo tolti i guanti, il passamontagna e tutto l'abbigliamento invernale che era divenuto pesante.
Siamo ripartiti passando nuovamente per il ghiacciaio di Garstelet e verso le 15.00 eravamo agli impianti per ritornare a casa, stanchi ma soddisfatti.
ìQualcuno prima di me ha scritto “la felicità è intorno a noi basta cercarla”. Ed è vero, anche con queste piccole imprese si raggiunge la felicità, che non è momentanea, perché il ricordo di questa escursione ce lo porteremo per sempre con noi e farà parte della nostra storia personale.
Per quelli che vogliono compiere questa escursione potrei consigliare di pernottare al Rifugio Capanna Margherita perché da qui si possono scalare vette come Punta Zumstein, Punta Dufur e molte altre, tenendo in considerazione però che molti mi hanno riferito di non essere mai riusciti a dormire bene a Capanna Margherita, data l'altezza.
Inoltre il sito si presta bene, data la sua conformazione, allo scialpinismo. Qualcuno nella stagione più favorevole è sceso da Capanna Margherita fino alla Valle di Gressoney con circa 3000 mt. di discesa.
Enzo e Marco